This event ended on September 25, 2020 10:00 PM CEST

Impariamo a conoscere l'olio evo

Oikia - Conosciamo l'olio extravergine e confrontiamoci con le nostre origini


Friday Sep 25, 2020 from 18:00 to 22:00 (UTC +02:00)

Castello di Ceglie del Campo Kailia - Piazza di Ceglie del Campo Castello, 5, 70129 Bari BA, Italia

When

Friday Sep 25, 2020 from 18:00 to 22:00 (UTC +02:00)

Where

Castello di Ceglie del Campo Kailia
Piazza di Ceglie del Campo Castello, 5, 70129 Bari BA, Italia

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Description

Cari amici, com'è noto, Il Comune di Bari ha promosso la creazione di 12 Reti Civiche Urbane (R.C.U.) localizzate presso i quartieri della città di Bari. Dette R.C.U. sono finalizzate alla gestione di programmi di animazione, attivazione comunitaria e di innovazione sociale e culturale nei quartieri di riferimento. La Condotta di Bari di Slow Food partecipa alla R.C.U. - Carbonara, Ceglie, Loseto, Santa Rita corrispondente al IV Municipio di Bari

In questo ambito, questa condotta, ha organizzato nel recente passato (settembre 2019 e luglio 2020), dei laboratori finalizzati a migliorare il consumo di formaggi e il consumo di vino. Cn questa ultima fatica questa condotta intende  organizzare una serie di laboratori dedicati alla conoscenza dell'olio extravergine di oliva (il cosiddetto oro verde), molto importante per la produzione agricola pugliese e per le case degli stessi cittadini pugliesi. 

Il laboratorio non consisterà in semplici informazioni nozionistiche. Alla fine della prima parte teorica, saranno degustati alcuni campioni di olio scelti tra le eccellenze pugliesi, sotto l'occhio attento di Franco Matarrese esperto degustatore.  Per dare un'informazione il più possibile esaustiva, saranno fatti assaggiare anche degli oli non buoni per capirne i difetti.  A conclusione del percorso didattico, avremo anche tempo per piccole degustazioni di prodotti locali (il famoso panificatore Beppe Concordia ci aiuterà con le sue focacce e le sue cialde) conditi con gli oli messi a disposizione. Non mancherà un bicchiere di vino per brindare al successo della serata.

Il castello di Ceglie del Campo sarà la sede del primo degli incontri previsti. La riscoperta di siti, gioielli della nostra identità storica, ben si abbina con il nostro impegno di approfondire la conoscenza del cibo appartenente alla nostra cultura alimentare. Avremo con noi Giuseppe Laricchia esperto storico locale che ci guiderà alla scoperta del sito.

Appuntamento quindi alle 18:00 del 25 settembre per visitare il sito, e di seguito il laboratorio. 

Grazie a quanti, in occasione della serata, vorranno iscriversi o rinnovare l'iscrizione.

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Relatori


Franco Matarrese

Esperto degustatore olio extravergine di oliva.

Cosa significa olio extravergine di oliva ?

Si definisce “Extra Vergine di Oliva” l’olio ottenuto dalla prima spremitura di olive attraverso processi meccanici, quindi senza ricorso a processi o sostanze chimiche, in condizioni che non causino alterazioni dell’olio e la cui acidità libera, espressa in acido oleico, non risulti superiore all’1%. Solo olive fresche, di prima qualità, colte e spremute, che non abbiano subito altro trattamento oltre al lavaggio, alla separazione delle foglie, alla centrifugazione e alla filtrazione possono essere utilizzate.

Due parole su Kailia

Ubicato nel cuore dell'omonimo quartiere di Bari, il Castello di Ceglie del Campo rappresenta un esempio di fortilizio passato di dominazione in dominazione nel corso dei secoli.



Varcato l’ingresso ci immettiamo nell’ampia scuderia, disegnata da ampie volte sorrette da imponenti colonne realizzate con blocchi ricavati probabilmente dalle mura peucete dell’antica Ceglie. Qui ci attende un salto a ritroso nel tempo: le fondamenta sono mura romane realizzate con la tecnica opus reticulatum databile al secondo periodo tra il 50 a.C. e il 50 d.C.; antica tecnica costruttiva romana, usata per la realizzazione di un paramento murario con pietre regolari quadrate disposte secondo un reticolo obliquo e dunque un’opera reticolata.

Gli ambienti con opus sono due: il primo alla base romana della torre normanna che poggia sulla struttura reticolata già citata; il secondo ambiente è un unicum: descriverlo non renderebbe l’idea, basti dire che è al di sotto del giardino pensile.

Gli ingressi al castello sono più di uno, poiché da ognuno di essi si entrava in una determinata ala della struttura feudale: l’ingresso principale di piazza castello, con accesso a due torri, l’ingresso delle cucine, l’ingresso del forno, l’ingresso del giardino pensile, l’ingresso alla torre di guardia e l’ingresso alle scuderie, trasformato in frantoio nel ‘700 per abusi feudali.

L’imponente torre normanna è alta quasi trentacinque metri ha quattro finestre di controllo: sul passaggio dell’antica storica via Minucia, strada interna menzionata da Strabone, parallela alla Traiana e Appia, che collegava Benevento a Egnatia che passa lungo via Vaglio si dirigeva al paese limitrofo di Capurso (ricordo di potestà feudali sono due blasoni incastonati nelle mura ovest) e sulla “A Varis per compendium Tarentum”, strada che collegava Bari a Taranto. 

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